La scorsa domenica, 7 dicembre, i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, insieme ai loro amici e familiari, sono stati invitati a dare il benvenuto al periodo natalizio, partecipando alla riunione di Natale 2025 della Prima Presidenza.

Come è stata organizzata la Riunione di Natale 2025?

Quest’anno, non c’è stato un evento in presenza con biglietti, come negli anni precedenti. Si è trattato di una trasmissione che ha incluso:

• Messaggi incentrati su Gesù Cristo dai leader della Chiesa
• Segmenti filmati sul set della produzione “Salvatore del mondo”
• Musica natalizia eseguita dal Coro del Tabernacolo a Temple Square

La trasmissione è stata registrata al Centro Conferenze di Salt Lake City, un ambiente intimo e appositamente preparato per commemorare la nascita del Salvatore.

Oratori e discorsi

Gli oratori di questa riunione di Natale 2025 sono stati Henry B. Eyring, Primo Consigliere della Prima Presidenza, a seguire Jeffrey R. Holland, Presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, poi Timothy L. Farnes, Presidente Generale dei Giovani Uomini e, infine, Susan H. Porter, Presidentessa Generale della Primaria.

Il Presidente Eyring ha ricordato una tradizione incentrata su Cristo che aveva da giovane padre: preparare pane fresco con le sue due figlie per i bisognosi e incidere su una tavola di legno alcune parole in francese che significavano: “Amo e spero”.

Egli ha detto:

“Mentre ci imbarchiamo in questo meraviglioso periodo natalizio, vi lascio la mia testimonianza che Gesù Cristo è amore e speranza. Anche noi possiamo collaborare con Lui e condividere il Suo amore e la Sua speranza con gli altri attraverso atti di gentilezza altruistica”.

Il Presidente Holland ha raccontato la solitudine dei suoi ultimi 3 natali, senza la moglie Patricia, che è scomparsa nel Luglio 2023 e ha detto:

“Questo Natale, vorrei invitare ognuno di voi a essere, anche se per un breve periodo, una famiglia per qualcuno che altrimenti sarebbe solo. La solitudine è un sentimento terribilmente doloroso”.

Il Presidente Farnes ha raccontato una storia del suo periodo da giovane missionario in Brasile, quando una famiglia offrì a lui e al suo compagno di missione una cena di Natale nonostante le limitate risorse della famiglia. Ha detto:

“Ci avevano fatto un dono meraviglioso e all’inizio ero titubante ad accettarlo. Quel Natale ha cambiato la mia vita per sempre. Possiamo e dobbiamo celebrare il Natale ogni giorno rivolgendoci al Salvatore e accettando con gratitudine il Suo dono”.

Anche la presidentessa Porter ha raccontato alcune difficoltà che ha vissuto durante le vigilie di Natale del 2010 e del 2016, quando suo marito Bruce era ricoverato in ospedale e “lottava per la vita”. Sebbene fosse sopravvissuto nel 2010, egli è venuto a mancare il 28 dicembre 2016. Sorella Prter ha raccontato:

“Sebbene ogni vigilia di Natale abbia avuto un esito diverso, ognuna è sacra per noi. Abbiamo versato lacrime, provato profondo dolore, perdita e solitudine? Sì. E abbiamo sentito la luce dell’amore di Dio? Sì. In quello che sembrava il tramonto del sole nella nostra vita, Egli ci ha donato luce e comprensione. Se rimaniamo concentrati sul Salvatore del mondo, Egli illuminerà il nostro cammino verso la speranza e la guarigione”.

Ricordando il messaggio del presidente Oaks durante la riunione del 2024

Durante la riunione spirituale dell’anno scorso, il presidente Dallin H. Oaks ci ha ricordato che il messaggio celeste della nascita del Salvatore, “pace in terra agli uomini che Egli ama” (Luca 2:14), rimane il cuore del Natale. Ha aggiunto:

“Il messaggio del Natale non è qualcosa che va rivisto, ma rinnovato nelle nostre vite”.

Fonti: Church Newsroom e masfe.org