Russell M. Nelson, 17° Presidente de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, è deceduto serenamente all’età di 101 anni, circondato dai suoi cari. Il suo retaggio spirituale, professionale e personale lascia un segno indelebile nella storia moderna della Chiesa.

Dalla guarigione fisica alla guarigione spirituale del cuore

Prima di essere sostenuto come profeta nel 2018, il Presidente Nelson è stato un rinomato cardiochirurgo. Pioniere nello sviluppo della macchina cuore-polmone, ha eseguito oltre 7.000 interventi chirurgici—tra cui il primo intervento a cuore aperto nello Utah e l’operazione che salvò la vita al Presidente Spencer W. Kimball.

La sua brillante carriera comprende alcune lauree honoris causa, numerosi incarichi accademici in alcune università degli Stati Uniti e della Cina, e il servizio militare svolto presso la Marina degli Stati Uniti e il Corpo medico dell’Esercito. Eppure, il suo cuore è sempre appartenuto al Salvatore.

Una vita di servizio consacrato al Signore

Fu chiamato all’apostolato nel 1984 e, nei suoi oltre 40 anni di leadership ecclesiastica, il Presidente Nelson ha viaggiato in tutto il mondo, dedicato nazioni, radunato i Santi, proclamato il Vangelo restaurato e reso testimonianza di Gesù Cristo.

Ha annunciato più templi di qualsiasi altro presidente della Chiesa nella storia. Nel 1924, anno della sua nascita, esistevano solo sei templi nel mondo. Oggi, quel numero supera i 365—tra templi annunciati, in costruzione o già operativi. Di questi, 200 sono stati annunciati durante la sua presidenza, un traguardo senza precedenti nella storia della Chiesa.

Inoltre, ha promosso riforme ispirate: dal programma “Vieni e Seguimi” a un rinnovato impegno verso il servizio pastorale, fino all’enfasi sull’uso corretto del nome della Chiesa. Con visione profetica, ha guidato quasi 19 milioni di membri in tutto il mondo.

Un profeta vicino al cuore della gente

Il Presidente Nelson ha visitato più di 35 paesi e territori, tra cui Perù, Brasile, Cile, Sudafrica, Italia, India e molti altri. In ogni luogo ha incontrato presidenti, leader interreligiosi, bambini e anziani Santi degli Ultimi Giorni. Ha stretto mani, condiviso sorrisi e ascoltato i cuori. Il suo carisma, amore e calore lo hanno reso profondamente amato dai membri della Chiesa.

Sua figlia Sylvia ha affermato una volta che suo padre dava tutto sé stesso in ogni ambito della vita:

«Quando è a casa, è al 100% a casa. Quando lavora, è al 100% al lavoro. E quando serve il Signore, è al 100% impegnato nella Sua opera.»

Insegnamenti che ci hanno trasformato

Attraverso le sue parole e il suo esempio, il Presidente Nelson ci ha lasciato insegnamenti eterni:

Parole da ricordare

Nel giorno del suo 100° compleanno, ha invitato il mondo a festeggiare servendo il prossimo. E in un messaggio precedente, ha condiviso una frase che oggi assume un significato ancora più profondo:

  • Accogliere le nostre differenze
  • Sviluppare i nostri talenti
  • Acquisire una testimonianza della Restaurazione
  • Mostrare amore per le nostre famiglie
  • Essere riconoscenti e cercare la vera felicità
  • Donare e chiedere perdono
  • Pensare celeste
  • Essere pacificatori, anche nelle avversità

«Fino al giorno in cui ci rivedremo.»

Grazie, Presidente Nelson

Ci hai insegnato a vivere con fede, ad amare senza riserve, a guidare con mitezza e a credere che il meglio deve ancora venire.

Ti salutiamo con gratitudine, pace e speranza—certi che oggi sei tornato a casa, con il Salvatore.

Fino al giorno in cui ci rivedremo, con il Re.

Source: churchofjesuschrist.org, Deseret News, Church News