Aggiornato il 2 Ottobre 2025

Quando un presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni muore, alcuni potrebbero chiedersi come viene scelto il prossimo presidente, o il profeta mormone. Questo è ciò che accade:

profeta mormone

Dopo la Prima Presidenza, formata dal presidente della chiesa e dai suoi due consiglieri, il corpo di governo più alto della chiesa è il Quorum dei Dodici Apostoli.

Ognuno di loro è stato chiamato da Dio attraverso la rivelazione data al Profeta.

Questi apostoli, in quanto gruppo, detengono tutti quanti il sacerdozio e l’autorità necessaria per governare la chiesa.

Essa è organizzata secondo l’anzianità, cioè da quanto tempo ciascun membro del quorum è stato un apostolo, e non l’età di ciascun membro.

Come viene scelto un profeta Mormone

Quando un profeta muore, la prima presidenza così come è stata precedentemente organizzata, viene sciolta e il Quorum dei Dodici Apostoli prende automaticamente la guida della Chiesa.

Di solito 7-10 giorni dopo la morte del profeta (il tempo per il funerale ed altri preparativi necessari) il Quorum dei Dodici si riunisce in consiglio e viene fatta una mozione formale.

Se decidono di riorganizzare e chiamare un nuovo profeta con i suoi consiglieri, il Quorum sceglie all’unanimità un nuovo profeta, che storicamente è colui che ha servito più a lungo come apostolo.

Il nuovo profeta sceglie due apostoli per essere i suoi “consiglieri” e tutti e tre presiedono sulla chiesa in quella che è conosciuta come la “Prima Presidenza”.

L’apostolo che come secondo ha servito più a lungo, diventa il presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, o se sta servendo nella Prima Presidenza, allora il terzo che ha servito più a lungo come apostolo ricoprirà la carica di presidente del Quorum.

Tutto il Quorum dei Dodici Apostoli, quindi pone le mani sul capo del nuovo profeta ed offre una preghiera, donandogli una benedizione e l’autorità del sacerdozio necessaria, “mettendolo a parte ufficialmente come capo e profeta della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Il profeta viene scelto tramite rivelazione

Quando si tratta di come viene scelto un profeta mormone o di come la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sceglie un nuovo profeta, il processo è particolare.

È un sistema ordinato che evita completamente qualsiasi campagna interna per la posizione, il che è piuttosto notevole nel mondo di oggi.

I membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni considerano questo processo come divinamente rivelato, libero da qualsiasi propaganda elettorale, pubblica o privata.

Al di là della struttura organizzativa della Chiesa, esiste una forte tradizione secondo cui l’ambizione personale per la leadership, a qualsiasi livello, è considerata inappropriata.

L’attenzione si concentra invece sul valore personale di un individuo e sull’umile disponibilità a servire se richiesto.

Cosa fa il profeta della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni?

Serve come portavoce di Dio

Il profeta agisce come portavoce di Dio sulla Terra. Egli è l’individuo designato tramite il quale Dio comunica la Sua volontà e i Suoi messaggi a tutti noi oggi, fornendo guida e consiglio divini alla Chiesa e al mondo intero.

Ad esempio, il presidente Russell M. Nelson ha annunciato un significativo cambiamento nella politica riguardante le raccomandazioni per il tempio, nell’ottobre 2018.

Ha sottolineato la natura sacra dei templi e la necessità di una maggiore preparazione spirituale. I membri hanno interpretato questo messaggio come inviato da Dio, per migliorare la loro attenzione al culto nel tempio.

Il profeta fornisce anche guida divina all’intera Chiesa. Riceve rivelazione e ispirazione per dirigere le sue politiche, dottrine e programmi, assicurando che l’organizzazione sia in linea con gli scopi divini.

Il presidente Nelson ha enfatizzato l’apprendimento del Vangelo “incentrato sulla casa e sostenuto dalla Chiesa” nel 2018 e questo ha portato alla revisione del programma delle riunioni domenicali e a nuovi materiali didattici.

Questa guida mirava a rafforzare le famiglie e lo studio individuale del Vangelo.

Insegnare le verità del Vangelo

Un altro ruolo chiave è insegnare le verità del Vangelo. Il profeta espone e chiarisce i principi e le verità eterne del Vangelo, aiutando i membri a comprenderli e ad applicarli nella loro vita, spesso sottolineando dottrine trascurate o fraintese.

Durante il suo ministero, il presidente Nelson ha spesso insegnato l’importanza di mantenere le alleanze, sottolineando che stringere e mantenere sacre alleanze con Dio è fondamentale per il progresso eterno e la felicità.

Invitare le persone al pentimento e al miglioramento

Il profeta invita le persone al pentimento e al miglioramento.

Incoraggia i membri e gli altri ad allontanarsi dal peccato, ad apportare cambiamenti positivi e a impegnarsi per raggiungere uno standard spirituale più elevato, spesso dando inviti all’azione che sfidano le persone ad approfondire il loro impegno.

Il presidente Nelson ha ripetutamente invitato i membri a radunare Israele da entrambi i lati del velo attraverso il lavoro di tempio e la storia familiare, e ad accrescere la loro fede in Gesù Cristo, chiedendo spesso loro di affrontare specifiche sfide spirituali come l’astenersi dai social media per un periodo, per concentrarsi sul Signore.

Rendere testimonianza di Gesù Cristo

Una parte fondamentale della missione di un profeta è rendere testimonianza di Gesù Cristo. Offre una testimonianza personale e autorevole di Gesù Cristo come Salvatore e Redentore del mondo, attestando la Sua natura divina, la Sua Espiazione e la Sua Risurrezione.

In ogni discorso della Conferenza Generale, il presidente Nelson ha costantemente reso una testimonianza possente e incrollabile di Gesù Cristo, affermando il Suo ruolo centrale nel piano di Dio e incoraggiando tutti a seguirLo.

Ricevere rivelazioni continue e Scritture aggiuntive

Proprio come quelli antichi, il profeta moderno può ricevere nuove rivelazioni canonizzate come Scritture, che si aggiungono al corpus dei testi sacri o forniscono una comprensione più profonda delle Scritture esistenti.

Sebbene meno frequenti nei tempi moderni, la capacità di ricevere questa rivelazione continua rimane.

Le aggiunte moderne alle opere canoniche sono rare, ma i profeti hanno fornito comunque rivelazioni fondamentali, come la traduzione del Libro di Mormon di Joseph Smith o il flusso continuo di consigli ispirati che guida la Chiesa oggi, intesi come rivelazione continua.

Interpretare le Scritture e le profezie

Il profeta ha anche il discernimento spirituale per interpretare le Scritture e le profezie.

Chiarisce il significato delle Scritture esistenti ed è in grado di comprendere e spiegare eventi futuri come rivelati da Dio, offrendo contesto e applicazione per il presente.

I profeti spesso forniscono chiarezza su passi scritturali che potrebbero essere confusi o mal interpretati, offrendo spunti sulla loro applicazione nella vita contemporanea.

A volte parlano anche dei segni dei tempi e della Seconda Venuta del Signore, preparando i membri per eventi futuri.

Offrire consigli pratici per la vita quotidiana

Gran parte di ciò che un profeta insegna sono consigli pratici per la vita quotidiana, adattati alle sfide e alle condizioni attuali che individui e famiglie affrontano, e che spaziano dal matrimonio e dalla genitorialità alla prudenza finanziaria e al benessere mentale.

Il presidente Nelson aveva dato consigli anche sulla gestione dell’uso dei media digitali e sul rafforzamento delle relazioni familiari.