Jarrod Grover, rabbino da quasi vent’anni, ha recentemente fatto visita a Salt Lake City, cantando con il Coro del Tabernacolo, trascorrendo una giornata intensa e ricca di emozioni insieme ai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Missione umanitaria della chiesa
Ad accoglierlo calorosamente c’erano Derrick Porter, produttore del programma Music and the Spoken Word, e l’ex senatore statunitense Gordon Smith con la moglie Sharon.
Durante la permanenza, Grover ha visitato alcuni luoghi simbolo che incarnano la missione spirituale e umanitaria della Chiesa.
La prima tappa è stata il Museo di Storia della Chiesa, dove ha potuto ammirare esposizioni che raccontano i sacrifici e la profonda fede dei pionieri mormoni.
Successivamente si è recato al Deposito del Vescovo, un centro di soccorso che offre cibo e beni di prima necessità a persone in difficoltà, indipendentemente dalla loro fede.
Particolarmente sorprendente per il rabbino è stata la scoperta che la Chiesa dona ogni anno oltre 1,5 miliardi di dollari in aiuti umanitari e possiede vaste aree agricole negli Stati Uniti, destinate in gran parte alla produzione di cibo per scopi benefici.
Cantare con il Coro del Tabernacolo
Il momento più emozionante della giornata è arrivato verso la fine della visita: Grover ha avuto l’opportunità unica di cantare con il celebre Coro del Tabernacolo a Temple Square.
Ha partecipato a una prova nel maestoso Centro Congressi, immerso tra le canne dorate dell’organo e un’acustica straordinaria, descrivendo l’esperienza come una delle più memorabili della sua vita.
Oltre alla musica, la visita gli ha permesso di stringere nuove amicizie e di toccare con mano lo spirito di servizio che anima la comunità.
Grover ha espresso profonda gratitudine per l’accoglienza ricevuta e ha sottolineato l’impatto positivo delle iniziative umanitarie della Chiesa in tutto il mondo.
Per lui, musica, storia e servizio si sono fusi in una giornata indimenticabile, lasciandogli non solo preziosi ricordi, ma anche un rinnovato rispetto per l’opera svolta dalla Chiesa su scala globale.
Fonte: masfe.org