Da maggio ad agosto 2025, i concerti giornalieri dell’organo del Tabernacolo di Salt Lake City si svolgono esclusivamente al Centro Congressi.

Questa decisione è stata presa per consentire la rimozione di migliaia di canne e di numerose altre componenti dello strumento.

Il progetto di restauro e revisione completa coinvolge oltre 75.000 pezzi.

Lo scopo del progetto

L’obiettivo del restauro è quello di riportare l’organo a condizioni meccaniche ottimali, rendendolo più accessibile per la manutenzione ordinaria e recuperando, al contempo, suoni storici che, nel corso del tempo, si erano alterati o persi.

Joseph Nielsen, capo tecnico d’organo di Temple Square e supervisore del progetto, ha spiegato:

“Vogliamo assicurarci che le masse ascoltino questo strumento, che venga riprodotta la musica di generazioni, ma anche che sia lo strumento più efficiente e più bello del suo genere.”

Riconosciuto e amato in tutto il mondo, l’organo del Tabernacolo rappresenta una parte fondamentale dell’identità culturale e musicale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Emily Utt, curatrice dei siti storici della Chiesa, ha sottolineato:

“È uno degli organi più conosciuti al mondo. Uno dei simboli della Chiesa; la facciata di questo organo è sul nostro innario.”

Anche Mack Wilberg, direttore musicale del celebre Coro del Tabernacolo di Temple Square, ha ribadito la centralità dello strumento:

“L’organo è immediatamente associato al Coro e ha svolto un ruolo fondamentale non solo nell’identità del Coro del Tabernacolo, ma anche nel suono del Coro.”

Lavori di restauro in corso

La prima fase di restauro è iniziata oltre un anno fa, mentre le operazioni più complesse sono state avviate nel maggio 2025.

Durante le verifiche, è stato riscontrato che alcuni serbatoi dell’organo – grandi casse rettangolari che trattengono l’aria a pressione costante e la convogliano alle canne – presentavano cuoio deteriorato, causando perdite d’aria.

Quindici di questi serbatoi sono stati rimossi per la sostituzione della pelle e il completo restauro.

In parallelo, diverse sezioni dell’organo a canne sono state inviate a laboratori specializzati negli Stati Uniti, dove esperti artigiani ne stanno curando la riparazione e la conservazione.

Riparare e preservare un’eredità musicale

Il primo organo del Tabernacolo risale alla fine del 1860 e fu costruito da Joseph Ridges.

Nel corso del tempo, lo strumento ha subito aggiornamenti strutturali e tecnici circa ogni vent’anni.

La facciata rimase invariata fino al 1915, quando la Austin Organ Company ne ridisegnò la struttura.

La cassa di 4,5 metri venne estesa su entrambi i lati e conferendo all’organo l’aspetto imponente che conserva ancora oggi.

Nel 1949, un nuovo organo venne costruito dalla Aeolian-Skinner Organ Company, sotto la guida di G. Donald Harrison, riutilizzando alcune canne storiche.

Da allora, lo strumento è stato costantemente aggiornato per migliorarne il suono e la funzionalità.

Nielsen ha aggiunto:

“Stiamo ripristinando gran parte del suono, le parti tonali, a quello che si sarebbe sentito ai tempi di David O. McKay.”

Tra le operazioni previste, figura anche la reintroduzione di due serie di canne rimosse negli anni ’70, che permetteranno di recuperare le voci degli archi mancanti da decenni.

Fasi finali e cura continua dell’organo del Tabernacolo

Entro la fine di agosto 2025, i pezzi restaurati e rinnovati sono stati reinstallati all’interno dell’organo: tutte le canne sono state riposizionate, ricollegate e accuratamente accordate.

Il lavoro, tuttavia, non termina qui.

Gravità, polvere, usura e tempo hanno inciso su molte migliaia di canne, e Nielsen continuerà a ispezionarle e ripararle singolarmente – un processo che richiederà anni di paziente manutenzione.

I miglioramenti acustici sono già percepibili.

Wilberg ha commentato:

“Ora sento davvero la differenza nell’organo del Tabernacolo. C’è davvero molta più presenza nel suono rispetto a prima.”

Per Nielsen, la cura di questo strumento è una missione che unisce passato e futuro:

“È una visione del passato, ma è anche qualcosa che possiamo avere in futuro. È così importante avere questo tipo di strumenti per non perdere la nostra eredità.”

Fonte: Church Newsroom